martedì 13 marzo 2007

La nascita dei giornali in Europa

I primi appaiono verso la fine del 1500 e l'inizio del 1600 in Paesi dove la stragrande maggioranza della popolazione è analfabeta. Trattano sopratutto di letteratura e poichè le poche scuole esistenti venivano gestite da ecclesiastici, saranno quasi tutti stampati da loro. Dalla metà del settecento si creano per i pochi lettori, periodici che si occupano di leggi, scienze naturali, chimica, zoologia, medicina e moda. In Inghilterra dove vige una certa libertà di stampa se ne stampano di più rispetto agli altri Paesi. Un famoso giornale di questo periodo è "Il Caffé" che veniva stampato a Milano. Una rottura con il passato avviene durante la rivoluzione francese del 1789, poichè la stampa diventa libera e migliaia di opuscoli e giornali vengono alla luce. Da questo momento, nonostante negli anni successivi ritornino governi autoritari in Europa, i giornali diventeranno sempre più importanti sia come strumento politico che come informazione sugli avvenimenti che avverranno intorno a noi. Molte volte verranno chiusi per le censure ed in alcuni casi i loro direttori arrestati. I giornali venivano acquistati per abbonamento o in circoli e botteghe. Tra i più importanti negli Stati Italiani preunitari vanno citati: "Il Risorgimento" di Cavour che arriverà a stampare 1500 copie in Piemonte, dove esisteva una certa libertà di stampa dal 1848 ed "Il Politecnico" di Carlo Cattaneo che trattava di studi sulle moderne tecnologie e veniva stampato nella Milano del Lombardo-Veneto.