venerdì 30 gennaio 2009

PIO XII, un pontificato difficile


Giovanni Pacelli nasce a Roma il 2 marzo 1876, da un famiglia nobile che era sempre stata al servizio dello Stato Pontificio. Si laurea in giurisprudenza e studia teologia. Nel 1901 viene ordinato sacerdote. La sua vocazione lo segue sempre sin dai primi anni d'età. Pacelli inizia una rapida carriera nella Curia romana sino a diventare già nel 1904 un collaboratore di Papa Pio X. Nel 1917 viene nominato vescovo e dal 1920 è Nunzio per l'intera Germania e conclude due Concordati, il primo con la Baviera nel 1924 ed il secondo con la Prussia nel 1929. Proprio in questo stesso anno viene anche nominato cardinale e poi l'anno seguente diventa segretario di stato di Pio XI. Dopo pochi mesi dalla salita di Hitler al potere (30 gennaio 1933), il 20 luglio 1933, Pacelli conclude un Concordato con la Germania, dando l'idea che questo suggelli un riconoscimento internazionale al regime nazista, criticabile non solo come dittatura, ma sopratutto per la sua ideologia chiaramente razzista. Nonostante esistesse un Concordato, i nazisti lo violarono più volte e Pacelli si vide costretto ad inviare ben 55 note di protesta tra il 1933 e il 1939. Il 2 marzo 1939, dopo solo tre scrutini, Pacelli diventa Papa con il nome di Pio XII. La situazione internazionale è gravissima, infatti la Germania si appresta ad occupare la Cecoslovacchia. Il Papa il 24 agosto 1939 pronuncia in un discorso alla radio la seguente frase: "Nulla è perduto con la pace; tutto può essere perduto con la guerra."
La guerra mondiale scoppia con l'invasione della Polonia da parte della Germania che avviene il 1° settembre 1939 e durerà sino al maggio del 1945. Nonostante ormai negli anni '43 e '44 alcune fonti ufficiali Alleate ed anche la Chiesa conoscano la tragica realtà dei campi di sterminio per gli ebrei, dal Papa non arriva nessuna accusa ufficiale per questa situazione. Questo comportamento è forse dovuto alla paura che i cattolici potessero subire delle persecuzioni da parte dei nazisti. Si deve anche riconoscere che molte chiese e conventi, tra cui lo stesso Vaticano, nascondono molti ebrei e perseguitati politici.
Nel dopoguerra si trova in mezzo alla guerra fredda, da una parte l'impero comunista e dall'altra gli Stati Uniti con i loro vari alleati. Nelle elezioni del 1948 si schiera a favore della Democrazia Cristiana che con Alcide De Gasperi vince le elezioni contro la coalizione socialcomunista, salvando l'Italia da un pericoloso scivolone che l'avrebbe portata verso l'impero sovietico. Nel 1950 scomunica i comunisti, sopratutto per le persecuzioni che i cristiani subiscono negli stati che hanno questo regime politico e nello stesso anno proclama il Giubileo, manifestazione di respiro mondiale per la riconciliazione, la speranza e la pace. Muore il 9 ottobre 1958.

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