giovedì 28 dicembre 2006

Il salotto della contessa Maffei a Milano

I salotti del 1700 e 1800 erano destinati ad orientare l'opinione pubblica dell'epoca che ovviamente era molto ristretta poichè la maggior parte delle persone era analfabeta. Questi salotti erano prevalentemente frequentati da nobili, alta borghesia, artisti ed intelletuali.
Il salotto della contessa Maffei a Milano viene anche gestito dal marito che è poeta e traduttore e sin dai primi anni del matrimonio invita letterati ed artisti. Avranno una bambina che morirà dopo pochi mesi. Nal 1834 comincia a formarsi un salotto vivace e ben frequentato da pittori come Hayez e scrittori come Tommaso Grossi. Nel 1846 la Maffei si separa dal marito ed inizia a venire Carlo Tenca che porterà le sue idee patriottiche. Durante gli anni '50 la maggior parte degli argomenti riguarda la probabile e futura indipendenza dall'Austria. Tenca fonda il giornale patriottico "Il Crepuscolo". Dopo il formarsi del Regno d'Italia, Tenca diventerà deputato al parlamento di Torino e non avrà più la possibilità di frequentare il salotto della Maffei. Per la contessa gestirlo diventa sempre più impegnativo e la sua importanza diminuisce, ora che il movimento patriottico ha raggiunto il suo scopo con l'Unità d'Italia. Lei comunque lo terrà aperto sino alla sua morte che avverrà nel 1886.

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